Il trapianto di capelli, talvolta indicato con l’espressione autotrapianto di capelli, è una tecnica chirurgica il cui obiettivo è quello di rinfoltire le zone del capo colpite dalla perdita totale o da un diradamento di capelli più o meno accentuato.
La perdita dei capelli è generalmente determinata da una condizione parafisiologica conosciuta come alopecia androgenetica, più popolarmente nota come calvizie comune. Attualmente il trapianto dei capelli è una delle soluzioni più efficaci che si hanno a disposizione per trattare le conseguenze dell’alopecia androgenetica (da non confondersi con l’alopecia areata, una malattia infiammatoria che colpisce i follicoli piliferi).
Oltre alle tecniche chirurgiche, il diradamento dei capelli, soprattutto se non particolarmente accentuato, può trarre un certo giovamento da trattamenti farmacologici; i principi attivi più comunemente utilizzati sono il minoxidl e la finasteride.
Abbiamo parlato di “condizione parafisiologica” poiché secondo vari autori l’alopecia androgenetica, in ragione della sua ampia diffusione, è un fenomeno che pur non rientrando nei parametri di normalità, non sarebbe da considerarsi come patologico. D’altro canto, patologia o no che sia, la calvizie comune ha per la maggioranza delle persone interessate un impatto psicologico negativo non indifferente, in particolar modo nei soggetti più giovani e in quelli di sesso femminile.
Di seguito saranno forniti alcuni cenni su questa condizione, sulle sue cause e sulle tecniche più moderne di trapianto con un cenno alle possibilità offerte da Capilclinic, uno degli istituti leader nel trapianto di capelli in Italia (Milano) e in Turchia (Istanbul), uno dei primi a offrire l’opzione “travel pack”, ovvero preventivo, operazione chirurgica, viaggio di andata e ritorno e pernottamento; di questo istituto all’avanguardia si parla anche in un interessante articolo pubblicato sull’autorevole quotidiano LaStampa.
Cos’è l’alopecia androgenetica? E chi colpisce maggiormente?
Con l’espressione alopecia androgenetica, nota anche come calvizie comune, si indica una condizione che si caratterizza per una graduale riduzione della quantità e dello spessore dei capelli; il fenomeno è di norma più evidente sulla fronte e sulle tempie; spesso infatti vi sono zone del tutto o quasi risparmiate dalla perdita di capelli (per esempio il retro e i lati della testa).
La denominazione “calvizie comune” dà un’idea dell’ampiezza del fenomeno; esso infatti interessa una buona parte della popolazione; per quanto siano i soggetti di sesso maschile quelli più frequentemente interessati dal problema, le donne non ne sono immuni.
Nella maggior parte di casi, l’alopecia androgenetica fa il suo esordio dopo che si sono compiuti i 30 anni di età, in particolar modo nella fascia anagrafica che va dai 30 ai 40 anni. Non mancano comunque casi di calvizie comune in cui si ha un esordio più precoce. In alcuni soggetti l’alopecia androgenetica è associata a un eccesso di produzione di sebo e di fenomeni di desquamazione.
Quali sono le cause dell’alopecia androgenetica?
Al momento non sono ancora del tutto note le cause che portano all’insorgenza dell’alopecia androgenetica, ma è opinione comune che siano coinvolti fattori di tipo ormonale. Non è certo un caso che nei soggetti in cui vi è assenza di ormoni androgeni, i cosiddetti ormoni maschili, la calvizie non si manifesti, cosa che era stata notata anche nell’antichità negli eunuchi, soggetti sottoposti in età pre-puberale alla castrazione.
Non è comunque detto che nei soggetti affetti da calvizie i livelli di testosterone siano più elevati rispetto al normale; spesso invece si rileva una riduzione della quota totale di questo ormone e un elevato livello della frazione libera. Risultino invece piuttosto alti i livelli di un suo derivato, il DHT, diidrotestosterone, ormone presente anche a livello dei follicoli piliferi.
A dimostrazione della correlazione tra ormoni androgeni e calvizie, si deve dare conto che nelle donne l’alopecia androgenetica si manifesta nel caso in cui vi sia la presenza di patologie a carico di ovaie e surreni che determinano un innalzamento dei livelli di detti ormoni. La correlazione fra calvizie comune e ormoni androgeni sembra essere quindi assodata.
Il trapianto di capelli: la tecnica FUE e la tecnica DHI
Le tecniche moderne di trapianto dei capelli hanno fatto il loro esordio negli anni Cinquanta del secolo scorso. Ovviamente, nel corso dei decenni si è assistito a un notevole miglioramento delle tecniche chirurgiche, sempre meno invasive e sempre più efficaci e durature. È il caso della tecnica FUE e della tecnica DHI, adottate anche negli istituti Capilclinic.
FUE sta per Follicular Unit Extraction e attualmente è il non plus ultra per quanto riguarda le tecniche di trapianto poiché consente di avere risultati naturali ed è caratterizzata da un minimo livello di invasività. Come tutte le tecniche chirurgiche ha una sua complessità, ma semplificando al massimo per chiarezza espositiva, essa si basa sull’estrazione a uno a uno dei follicoli dalle zone del capo in cui non si è manifestata alopecia per poi provvedere all’innesto nelle zone che invece ne sono state colpite. Trapiantando i follicoli a uno a uno con il passare del tempo le zone interessate da calvizie saranno nuovamente ripopolate dai capelli.
La tecnica DHI (Direct Hair Implantation) è una variante della tecnica FUE; si basa sull’utilizzo di un micromotore che estrae i follicoli sani e sull’impiego di un punzone, la cosiddetta penna Choi, che trapianta tutti i follicoli estratti nelle zone in cui è necessario. I tempi di recupero con questa tecnica sono generalmente più veloci.
Trapianto di capelli a Milano o Istanbul?
Capilclinic è presente a Milano e a Istanbul e dal punto di vista qualitativo non vi sono ovviamente differenze fra le due cliniche. Sicuramente, com’è noto, l’opzione Turchia può risultare molto interessante dal punto di vista economico. Il costo della vita in Turchia infatti è decisamente più basso di quello che si registra in Italia e ciò ovviamente si riflette anche sul costo dei servizi, fra cui quelli di carattere sanitario ed estetico.
La scelta dell’istituto di Istanbul per il trapianto di capelli è quindi un’opzione che va attentamente considerata dal punto di vista della convenienza economica; una tale scelta, infatti, può permettere un risparmio di denaro sicuramente rilevante e questo, è opportuno puntualizzarlo, a parità di trattamento ricevuto.
Va poi anche considerato il fatto che recarsi in Turchia può risultare un’esperienza culturale decisamente interessante; questo Paese infatti ha moltissimo da offrire dal punto di vista turistico, artistico e storico, un’esperienza che sicuramente vale la pena di prendere in attenta considerazione.