L’aria che respiriamo purtroppo non è più pura e pulita come decenni fa. Per via dello smog, di polveri sottili, inquinamento, fumo e altre particelle, l’aria che introduciamo ogni giorno nei nostri polmoni è piena di particelle nocive.
Non visibili ad occhio nudo, le particelle che respiriamo sono presenti nell’aria e possono essere dannose per la nostra salute. Pollini, particelle di fumo, acari, polveri sottili, sostanze tossiche ed inquinanti in genere, sono i principali responsabili di allergie e di molti dei nostri malesseri, basti pensare che il numero di allergici cresce sempre più di anno in anno.
Anche all’interno delle nostre case l’aria è ricca di sostanze inquinanti che se non eliminate, possono portare a gravi malattie nell’essere umano. Ad esempio, l’inquinamento all’interno delle abitazioni, può generare la cosiddetta SBS – Sick Building Sindrome, la Sindrome dell’edificio malato. Questa sindrome può provocare disturbi al sistema nervoso centrale, affaticamento ed emicrania, danni al sistema respiratorio e patologie come asma e riniti allergiche, patologie della pelle come dermatiti, arrossamenti, prurito e irritazioni.
Come si può allora combattere un nemico apparentemente invisibile ma che attacca la nostra salute ogni giorno, anche nella nostra casa?
Che cos’è uno ionizzatore
Per risolvere il problema della purificazione dell’aria dei nostri ambienti domestici, sono stati messi in commercio degli ionizzatori.
Per capirne bene il funzionamento, è meglio spiegare che cosa sono gli ioni e come funzionano gli ionizzatori.
Uno ione è un atomo cui sono stati strappati o aggiunti uno o più elettroni. Nel secondo caso, si ha uno ione negativo. Quando si parla di ioni in relazione all’aria, in particolare, ci si riferisce a ioni ossigeno negativi. Poiché i raggi solari ultravioletti e i fulmini ionizzano gli atomi di ossigeno, l’aria aperta contiene una quantità di ioni negativi variabile fra i mille e i 4 mila per centimetro cubo.
Lo ionizzatore in sé è un circuito elettrico che mette a contatto gli atomi dell’atmosfera con un’altissima tensione (circa 10-15 mila volt). L’aria che esce dallo ionizzatore è quindi ricca di ioni. Ionizzare l’aria di un ambiente contribuisce a renderla più pulita: gli ioni negativi, infatti, si legano alle particelle in sospensione nell’aria (polveri, aromi, fumo, pollini e batteri) e le caricano elettrostaticamente. Di conseguenza la polvere tenderà a legarsi alle superfici che incontra (le pareti della stanza, per esempio) anziché svolazzare.
I fattori inquinanti dell’aria, ma anche semplicemente i materiali sintetici da costruzione e l’uso dell’illuminazione (al neon) e degli elettrodomestici impoveriscono l’aria di ioni negativi e aumentano in modo sproporzionato gli ioni positivi. Al punto che, se la concentrazione ideale è quella che abbiamo detto sopra, la concentrazione reale che si riscontra mediamente nelle nostre case è di 100 ioni negativi/cmc e negli uffici si scende anche a 50 ioni-/cmc.
Uno ionizzatore, è un apparecchio elettrico che è in grado di purificare l’aria all’interno delle vostre stanze e abitazioni, aspirando l’aria dell’ambiente attraverso delle ventole.
Al suo interno, ci sono tre trasmettitori metallici, detti anche aghi, che producono ioni negativi che vanno ad attaccare le particelle inquinanti e le caricano negativamente. In questo modo, le particelle ora negative, vengono attratte dalle superfici più vicine anziché restare in circolazione. In questo modo l’aria respirata è più pulita e libera da particelle inquinanti.
Lo ionizzatore, viene prodotto ormai da una decina di anni e si può trovare sotto diverse forme, misure e costi. A seconda della quantità d’aria da purificare, va scelto il modello più adatto. Esistono in commercio soluzioni più economiche, ad esempio la classica lampada di sale dell’himalaya, anche se il costo di per sé dello ionizzatore si aggira sui 70 – 120 euro.
Gli ionizzatori d’aria tecnologicamente più avanzati riescono a produrre ioni negativi abbastanza piccoli da essere inalati e vengono usati anche dalla medicina alternativa. Per esempio nella terapia della depressione o della meteopatia perché gli ioni negativi accelerano l’ossidazione della serotonina nel sangue con effetti positivi sull’umore.
Come utilizzare lo ionizzatore
Come detto precedentemente, l’effetto principali degli ioni è quello di eliminare fumi, polveri ed eventuali sostante tossiche che inquinano l’aria.
Quando le particelle inquinanti entrano in contatto con gli ioni negativi, si carica e vengono attratte da qualsiasi superficie presente nelle vicinanze di carica neutra o opposta.
Gli anioni, ioni negativi, sono un indice per capire se l’aria che respiriamo è qualitativamente pulita o meno. L’azione di questi anioni rilasciati dallo ionizzatore, è quella di neutralizzare agenti inquinanti presenti nell’aria come batteri, virus, acari, polline, spore, polveri varia, cattivi odori, fumo di sigarette e gas di scarico, che sono la causa di molte malattie respiratorie e allergie.
Quando saliamo in alta quota, in montagna, ci sembra di respirare aria migliori, e di fatti è così. L’aria di montagna è più ricca di anioni che neutralizzano più facilmente particelle inquinanti, e anche perché il pulviscolo inquinante si concentra maggiormente sotto i 700-800 metri di altitudine.
Se avete uno ionizzatore o avete intenzioni di acquistarne uno, vi consigliamo di seguire questi passaggi per aumentarne la sua funzione.
Appoggiate sotto allo ionizzatore, mentre è in funzione, un foglio di alluminio per alimenti. Vedrete che dopo un periodo più o meno lungo che lo ionizzatore è rimasto acceso, il foglio di alluminio sarà diventato nero. In questo modo, gli ioni neutralizzati e resi negativi sono stati attratti dal foglio di alluminio, lasciando libera l’aria che respirate ogni giorno. Quando il foglio di alluminio è totalmente annerito, buttatelo via e sostituitelo con uno nuovo.
Avvertenze all’uso dello ionizzatore
Quando lo ionizzatore è un funzione, viene sprigionato anche dell’ozono, che è un gas tossico se respirato in alte concentrazioni. Quindi quando acquistate uno ionizzatore accertatevi che non produca più di 0,1 ppm (parti per milione) di ozono.
Nonostante non sia stato ancora dimostrato scientificamente che l’utilizzo dello ionizzatore migliori sensibilmente la qualità dell’aria, è sicuro invece che i benefici apportati da questi apparecchi ci sono e purificano davvero l’aria. Andando a ristabilire il giusto equilibrio ionico, gli ionizzatori favoriscono la produzione di serotonina, l’ormone del buonumore, che aiutano ad aumentare il senso di benessere psicofisico e stimolano il sistema nervoso centrale.
Vai alla lista dei migliori ionizzatori in commercio.