Oggi l’infarto è una delle cause più frequenti di morte nei Paesi occidentali. Dal punto di vista clinico si tratta di una sindrome acuta caratterizzata da un’insufficiente irrorazione sanguigna ad un organo. La forma d’infarto più nota è quella del miocardio che riguarda il cuore, oppure quello celebrale che nella maggior parte dei casi provoca ictus. L’infarto è una patologia che presenta sintomi difficili da non identificare e in cui la prevenzione è molto importante.
Nel prossimo paragrafo andremo ad approfondire le cause di questa patologia e vedremo che quelle dell’infarto del miocardio o dell’infarto cerebrale sono da individuare nelle arterie, quelle che si occupano di portare il sangue al cuore o al cervello. L’occlusione delle arterie si verifica spesso a causa di comportamenti e stili di vita poco sani. Per questo motivo la prevenzione è molto importante per ridurre il rischio d’infarto. La malattia non è da sottovalutare.

Le cause dell’infarto
La causa principale dell’infarto è l’ischemia, ossia un grave deficit di flusso sanguigno all’interno delle coronarie. Questo a sua volta è provocato dall’aterosclerosi, una malattia che porta alla formazione di accumuli di grasso e colesterolo nei vasi sanguigni e la perdita di elasticità di questi. L’aterosclerosi provoca quindi, un’occlusione parziale delle arterie che non riescono più a trasportare il sangue negli organi.
Se parliamo di infarto del miocardio, il problema riguarda il cuore. Quest’organo non riceve più sangue sufficiente e quindi non è più in grado di pompare normalmente. Se parliamo invece, di infarto cerebrale che causa ictus, il problema riguarda il cervello. L’organo non riceve più la quantità di sangue adeguato e quindi rimane danneggiato gravemente.
Come abbiamo già detto, l’aterosclerosi è determinata da uno stile di vita e abitudini poco sane, per questo motivo la prevenzione è fondamentale. Solo in questo modo si possono ridurre i fattori di rischio, vediamo quali sono quelli più comuni.
I fattori di rischio
I fattori di rischio più comuni per quanto riguarda l’infarto sono:
- Sovrappeso ed obesità;
- Fumo di sigaretta;
- Sedentarietà;
- Ipertensione arteriosa;
- Diabete Mellito;
- Colesterolo alto;
- Sesso maschile;
- Età superiore ai 50 anni.
I fattori di rischio sono legati ad uno stile di vita ed abitudini poco sane, ma non è tutto. L’infarto può essere causato anche da una predisposizione genetica o da altre patologie. Tra queste abbiamo l’ipertensione, il diabete mellito o il colesterolo alto, queste patologie aumentano molto di più il rischio d’infarto, per questo devono essere tenute sotto controllo.
I sintomi dell’infarto
E’ molto importante imparare a riconoscere i sintomi dell’infarto, perché in questo modo si può intervenire per limitare i danni e salvare la vita dei pazienti. I sintomi più comuni dell’infarto miocardio sono:
- Forte senso di oppressione toracica;
- Dolore molto intenso nel torace;
- Dolore alle spalle, al braccio sinistro, al collo o alla mandibola;
- Bruciore al petto;
I sintomi più comuni dell’infarto cerebrale sono:
- Sensazione di rigidità al collo;
- Forte emicrania;
- Visione offuscata e ridotta all’improvviso;
- Spossatezza improvvisa;
- Difficoltà nel muovere le braccia o nel camminare;
- Vertigini e nausea improvvise;
- Paralisi di un lato del corpo.
Solitamente questi compaiono all’improvviso ed è molto complicato intervenire tempestivamente. Tuttavia, in alcuni casi i pazienti riescono a capire che c’è qualcosa che non va prima che i sintomi si manifestino.