Cisti di Naboth: sintomi, cura e prevenzione

Questa particolare tipologia di cisti sfugge ad uno sguardo meno attento per le sue dimensioni ridotte, in un intervallo che si ferma da pochi millimetri ad 1-4 centimetri massimo.

Si tratta di piccoli depositi di forma tondeggiante, dal colore bianco tendente al giallastro, che si formano all’altezza della cervice dell’utero, ragion per cui spesso vengono conosciute anche sotto il nome di cisti cervicali.

Dal momento che sono così piccole e non portano con sé alcun sintomo, difficilmente la paziente è in grado di rendersi conto autonomamente del problema.

Come si formano?

Uno dei motivi principali per cui si formano queste cisti è da rintracciare nelle ghiandole della cervice uterina. Nel momento in cui viene ostacolata la normale secrezione di muco da parte della ghiandola, si formano questi piccoli rigonfiamenti in superfice.

Le cisti di Naboth sono quindi quasi naturali nelle donne che hanno avuto figli, ma non solo. Possono verificarsi anche durante la menopausa in quanto la pelle del collo uterino si assottiglia con l’avanzare dell’età. Meno spesso, le cisti nabothiane sono accompagnate da cervicite cronica, un’infezione della cervice con conseguenze a lungo termine.

E’ stato inoltre evidenziato che in molti casi si è verificato il fenomeno a seguito di qualche tipo di evento traumatico all’altezza della cervice, come ad esempio nella fase post-parto. Si segnala inoltre che possono presentarsi anche più di una alla volta, sempre nello stesso periodo.

Sintomi e diagnosi

Le cisti di Naboth non presentano alcun sintomo, a meno che non si ingrandiscano. Questo può essere sia un fattore positivo che negativo, perché risulta difficile capire quando e se ci troviamo di fronte al problema. Nella maggior parte dei casi, infatti, è il medico a scoprire le cisti di Naboth durante un esame ginecologico di routine.

Le apparizioni di questo genere di cisti sono considerate assoluta normalità ma, nel caso abbiano un aspetto insolito o una dimensione maggiore delle aspettative, il medico potrà decidere di approfondire tramite una procedura denominata colposcopia.

L’indagine viene effettuata con uno strumento che permette di esaminare la superficie della cervice più da vicino. Se la ciste di Naboth ha effettivamente un aspetto anomalo, si potrà optare per una biopsia che verifichi la presenza di rare forme di cancro in fase di produzione del muco.

Cisti di Naboth: Soluzioni e interventi

Sebbene non esista un modo per prevenire l’insorgenza di questa tipologia di cisti, è vero anche il discorso rassicurante riguardo l’assenza totale, o quasi, di conseguenze dannose.

Innanzitutto nella quasi totalità dei casi è di tipo benigna, e non crea complicazioni successive, a meno che le dimensioni non siano grandi abbastanza da rendere difficili esami e test clinici.

Normalmente comunque si può subito verificare se sono presenti con un semplice esame pelvico, o con una colposcopia se sono sopraggiunte anche altre patologie nella stessa area interessata.

Per quanto riguarda la risoluzione del problema a livello pratico, non sempre serve intervenire direttamente: a volte è sufficiente attendere che il tutto si riassorba spontaneamente.

Qualora invece venisse diagnosticata la necessità di un intervento, sono in uso diverse metodologie di intervento svuotare quali l’operazione con il laser, la cistocentesi e la crioterapia. Si tratta comunque di pratiche non invasive che richiedono una quantità minima di tempo e risolvono totalmente il problema.

Trattamento e prevenzione

Come abbiamo visto, si tratta di una condizione piuttosto normale in quelle donne che hanno dato alla luce una nuova vita o sono in stato di menopausa. Parliamo di una situazione che può durare a lungo, ma non causa problemi a meno che la ciste non si ingrossi e ciò può capitare nel corso del tempo.

Per questo motivo i medici affermano che non è necessario fare prevenzione. È normale, quindi se le proporzioni sono limitate, le cisti di Naboth possono benissimo rimanere dove sono.

Nel caso di tumori trascorsi, invece, il medico potrebbe decidere di rimuovere la ciste per la sicurezza del paziente. Lo fa utilizzando due metodi:

  • elettro-cauterizzazione
  • crioterapia.

Nel primo caso, verrà utilizzata una sonda riscaldata che distruggerà la ciste. Nel secondo caso, il ginecologo la congelerà usando dell’azoto liquido.

Quando fare qualcosa allora?

Ricordando che le cisti di Naboth sono considerate una normalità e non mostrano alcun sintomo, probabilmente neanche ci rendiamo conto che esistono.

Tuttavia, ricordiamo che è fondamentale prendere un appuntamento dal medico professionista almeno una volta all’anno per un controllo di routine.

Bibliografia
  • Giuseppe C. Balboni, et al., Anatomia Umana, Vol. 1-2., Ristampa 2000, Milano, Edi. Ermes s.r.l., 1976, ISBN 88-7051-078-6.
  • Robbins e Cotran, Le basi patologiche delle malattie (7ª edizione), Torino – Milano, Elsevier Masson, 2008, ISBN 978-88-85675-53-7.
  • Nappi, Ostetricia & ginecologia, Ristampa 2005, Napoli, Idelson-Gnocchi, ISBN 88-7947-389-1.
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