Bambini con l’influenza, alcuni consigli dei pediatri

Durante la stagione invernale sono molti i bambini che si ammalano e prendono l’influenza. Il picco vero e proprio solitamente arriva sempre durante il mese di dicembre. Quest’anno infatti, ci sono stati circa 16 casi ogni 1.000 persone, ma tra i bambini si è arrivati a 50,2 casi per 1.000 assistiti. Ecco alcuni consigli degli esperti della Società Italiana di Pediatria per aiutare i genitori alle prese con i propri bimbi con febbre, raffreddore e mal di gola. 

Quali sono i sintomi e quanto dura 

I sintomi classici dell’influenza sono febbre alta, dolori muscolari, brividi, mal di testa, tosse, raffreddore, mal di gola e bravi. Nei bambini più piccoli ci sono anche vomito e diarrea. In questo caso per capire se si tratta di influenza o Covid è necessario eseguire un tampone. 

L’incubazione del virus di solito va da uno a cinque giorni dopo il contatto con una persona infetta. La durata dell’influenza ovviamente varia a seconda delle condizioni generali di salute del bambino, ma in media dura circa una settimana. Altre volte invece, può durare anche fino a dieci giorni. In generale, l’influenza passa da sola e non è necessario assumere farmaci. 

Ci possono essere complicanze?

Durante l’influenza ci possono essere delle complicanze, le due più importanti sono miocardite e polmonite. Queste ultime di solito colpiscono i bambini che hanno già altre malattie croniche o delle difese immunitarie basse o compromesse. Se il bambino è molto piccolo e si rifiuta di mangiare o semplicemente bere è il caso di allarmarsi. 

E’ importante che il bambino resti a casa a riposo finché non guarisce completamente. I motivi sono due: deve restare a casa così può guarire meglio e non contagia i suoi compagni di classe. In questi casi non basta non avere più la febbre, è necessario non presentare più sintomi da un paio di giorni. Insomma, non bisogna avere fretta e in caso di dubbi è meglio consultare il proprio pediatra. 

Gli antibiotici e il vaccino servono? 

Come ormai dicono tutti i pediatri, gli antibiotici sono decisamente inutili contro i virus perché agiscono contro i batteri. L’influenza è comunque caduta da un virus. Nel caso di infezioni batteriche il medio può decidere di far assumere un antibiotico. Ad esempio, per alleviare i sintomi dell’influenza può essere utile la somministrazione di paracetamolo o ibuprofene in caso di febbre o mal di testa. Per alleviare il raffreddore invece, si consigliano i lavaggi nasali. 

I vaccini sono efficaci e sicuri contro l’influenza. Quello tradizionale è un quadrivalente che contiene virus inattivati che vengono iniettati. Poi abbiamo il vaccino con spray intranasale, che è un vaccino sempre quadrivalente, ma vivo attenuato. Contiene quindi, microrganismi vivi ma attenuati e resi innocui. L’indicazione su quale usare, se quello con puntura o spray, dipende dalla decisione del medico. Il vaccino spray è quello più adatto alla fascia d’età 2-6 anni. 

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